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Nature Restoration Law

Un’ultima possibilità per adottare la Nature Restoration Law in Europa

Undici Stati membri, guidati dall’Irlanda, stanno attuando un ultimo tentativo per far passare la Nature Restoration Law nell’UE. Questi paesi stanno spingendo per ottenere l’approvazione della legislazione entro le prossime quattro settimane e hanno scritto una lettera ai paesi che si sono dichiarati contrari o intenzionati ad astenersi dalla ratifica, chiedendo loro di riconsiderare la loro posizione.

I ministri dell’ambiente di questi 11 paesi hanno sottolineato l’urgente necessità di agire, poiché l’Europa affronta impatti senza precedenti dovuti alle crisi della natura e del clima. Il ministro dell’ambiente irlandese, Eamon Ryan, ha dichiarato: “Dobbiamo agire con urgenza e decisione per concludere il processo politico. Il mancato rispetto di tale impegno sarebbe un lasciapassare per distruggere la natura e minerebbe fondamentalmente la fiducia del pubblico nella leadership politica dell’UE a livello nazionale e internazionale”.

Le leggi, elaborate in due anni, mirano a ripristinare almeno il 20% degli habitat terrestri e marini entro il 2030, aumentando gradualmente al 60% entro il 2040 e al 90% entro il 2050. Sono previste anche misure per piantare 3 miliardi di alberi e garantire che non vi sia una perdita netta di spazi verdi urbani in Europa.

Nonostante le difficoltà incontrate durante il processo legislativo, le leggi sono state votate positivamente dai deputati europei a febbraio. Tuttavia, per entrare in vigore, necessitano dell’approvazione finale degli Stati membri tramite una maggioranza qualificata.

Le prossime opportunità per un voto sono previste per il 17 giugno a Lussemburgo. I ministri avvertono che il mancato rispetto degli impegni avrebbe gravi conseguenze sulla reputazione globale dell’UE, specialmente considerando il suo ruolo di guida nella promozione della biodiversità a livello internazionale.

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