
Rapporto Copernicus-OMM:l’Europa si scalda al doppio nel 2024
Il 2024 è stato un anno da record per il clima in Europa, come evidenziato dal rapporto sullo stato del clima (ESOTC) redatto dal Copernicus Climate Change Service (C3S) e dall’Organizzazione meteorologica mondiale (OMM). A livello globale, il 2024 ha superato il già notevole calore del 2023, confermando gli ultimi dieci anni come i più caldi mai registrati.
Il Copernicus Climate Change Service (C3S) riporta risultati significativi sul clima globale per il 2024. I dati sulla temperatura globale riportati di seguito sono presentati in relazione al livello preindustriale, che utilizza una media per il periodo 1850-1900, e a un periodo di riferimento moderno, che utilizza la media per il periodo 1991-2020. Anche la temperatura media della superficie del mare ha raggiunto livelli senza precedenti e le concentrazioni di gas serra come anidride carbonica e metano hanno continuato la loro inesorabile ascesa. L’Europa, in particolare, si sta riscaldando a una velocità doppia rispetto alla media globale, diventando il continente con il riscaldamento più rapido del pianeta.
Questa accelerazione si è manifestata con ondate di calore più frequenti e intense, siccità diffuse soprattutto nell’Europa meridionale e una continua e significativa perdita di massa dei ghiacciai in tutte le regioni europee. Sono stati osservati cambiamenti nel modello delle precipitazioni, incluso un aumento dell’intensità degli eventi più estremi. Ciò può portare a un incremento delle inondazioni e probabilmente ha contribuito ad alcuni degli eventi più catastrofici osservati nel 2024. Avvenimenti come gli incendi devastanti in Portogallo, che hanno bruciato una vasta area in breve tempo, e l’aumento dello stress termico, con picchi in cui una consistente porzione del continente ha sperimentato condizioni di “stress da calore molto forte”, sottolineano ulteriormente l’impatto tangibile e crescente dei cambiamenti climatici sul territorio europeo.