La Resilienza dell’Acqua in Europa: una sfida cruciale per il 2024
La recente pubblicazione “Europe’s State of Water 2024” dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) mette in rilievo la complessità della gestione della risorsa idrica in Europa e l’urgenza di attivare misure che ne garantiscano un utilizzo più sostenibile. L’acqua, risorsa vitale per la società, l’ambiente e l’economia, è oggi al centro di pressioni che minacciano la sua disponibilità e qualità. Proteggere e restaurare gli ecosistemi acquatici, ridurre l’inquinamento e adattarsi ai rischi legati a siccità e inondazioni sono le priorità identificate per garantire la resilienza idrica del continente.
UN PAESAGGIO IDRICO SOTTO PRESSIONE
Lo stato di qualità dei corpi idrici europei risulta fortemente compromesso. Solo il 37 % dei corpi idrici superficiali ha raggiunto uno stato ecologico “buono” o “elevato”. I dati italiani sono lievemente migliori della media europea: il 43 % dei nostri fiumi e laghi è classificato in stato ecologico “buono” o “elevato”. Ma questo risultato dovrebbe essere raggiunto entro il 2027 da tutti i corpi idrici significativi, secondo quanto previsto dalla Direttiva Quadro sulle Acque. Un obiettivo molto distante e difficilmente raggiungibile, in considerazione del poco tempo a disposizione e dei timidi progressi compiuti negli ultimi anni. I principali fattori di pressione sono l’inquinamento, le alterazioni morfologiche dei corsi d’acqua, i prelievi eccessivi e i cambiamenti climatici. L’agricoltura è il settore economico che incide maggiormente sul deterioramento della qualità delle acque superficiali e sotterranee, a causa degli elevati consumi idrici e dell’inquinamento diffuso determinato da pesticidi e nutrienti.
Inoltre, si stima che ogni anno il 20 % del territorio europeo e il 30 % della popolazione sperimentino situazioni di stress idrico. Eventi climatici estremi come le alluvioni in Italia, Norvegia e Slovenia nel 2023 evidenziano i rischi crescenti associati a fenomeni meteorologici sempre più imprevedibili. A livello economico, questi eventi hanno avuto conseguenze devastanti: la siccità del 2022 ha generato costi fino a 40 miliardi di euro, mentre le alluvioni del 2021 in Germania, Belgio e Paesi Bassi hanno superato i 44 miliardi di euro di danni.
POLITICHE E INIZIATIVE: UN QUADRO DI OPPORTUNITÀ
L’Unione Europea dispone di un quadro normativo solido per la gestione delle risorse idriche, tra cui la Direttiva Quadro sulle Acque, il Piano d’Azione per l’Inquinamento Zero e la Legge sul Ripristino della Natura (Nature Restoration Law). Tuttavia, l’attuazione resta frammentata e i cambiamenti climatici aggravano le pressioni esistenti.
Un numero crescente di settori produttivi, come quelli agro-alimentare ed energetico, riconosce la propria dipendenza dalle risorse idriche. Ciò evidenzia la necessità di strategie di azione e policy integrate per migliorare la resilienza idrica e assicurare un approvvigionamento idrico sostenibile e di qualità.
Un esempio di azione integrata è l’iniziativa di rimuovere le barriere fluviali per migliorare la migrazione dei pesci e la connessione dei fiumi con le loro pianure alluvionali. Questi interventi, oltre a favorire la biodiversità, generano benefici economici netti stimati in 1.400 euro per ettaro all’anno.
AZIONI NECESSARIE PER LA RESILIENZA
Il report evidenzia la necessità di un cambiamento radicale nella gestione delle risorse idriche. Tra le priorità emergono:
- Efficienza e Innovazione: Migliorare l’efficienza idrica nell’agricoltura, sviluppare colture resistenti alla siccità e promuovere il riutilizzo delle acque reflue.
- Riduzione dell’Inquinamento: Implementare pienamente le direttive esistenti, come quella sui nitrati, e limitare l’uso di sostanze pericolose e nutrienti in eccesso.
- Ripristino degli Ecosistemi: Investire in soluzioni basate sulla natura (Nature-based Solutions), come la riforestazione, l’agroforestazione e il ripristino di zone umide e torbiere, per migliorare la capacità di trattenere acqua e mitigare i rischi di alluvione.
CONCLUSIONE: UN IMPEGNO COLLETTIVO
La resilienza idrica in Europa non è solo una questione ambientale, ma un pilastro per il benessere sociale ed economico. Come sottolinea il report, occorrono azioni urgenti e coordinate a livello europeo per garantire un futuro sostenibile.
Il Nature Positive Network può svolgere un ruolo chiave nella promozione di queste iniziative, facilitando la collaborazione tra le imprese e le autorità responsabili della gestione dell’acqua e promuovendo la condivisione di buone pratiche e soluzioni innovative.